martes, 20 de noviembre de 2007



Alcuni membri della Delegazione dell`Avis in visita al Santuario Madre de los Emigrantes



ll dottor Ruggiero Fiore, Delegato dell`Avis insieme al p. Fabrizio Pesce

Un’avventura in Argentina

Dal 6 al 16 novembre si è svolta la terza visita in Argentina dell’Avis italiana.
In Italia l’Avis ha 80 anni, ha 3500 sedi periferiche, 1.100.000 donatori e raccoglie circa 1.700.000 sacche di sangue contribuendo a coprire il 75% dell’intero fabbisogno nazionale.
In Italia non si dona, di solito, quando un familiare ha bisogno. Si dona spontaneamente, volontariamente, periodicamente e gratuitamente.
Tutto ciò rende il sangue estremamente sicuro.
Due anni or sono partendo dalla comunità molisana, legata all’Avis abruzzese, partì la sfida di far nascere un`analoga associazione in Argentina.
Ricordiamoci che il 60% della popolazione argentina è di origine italiana e che le nostre comunità sono molto rappresentative.
Si fece una prima visita nel novembre 2006 ed una seconda nel marzo 2007.
Fu fondata l’A.V.A.S. (associazione volontari argentini sangue) che ha sede presso la comunità molisana in via…., con un sito…..ed un presidente nella persona dell’ing. Alberto Denacimiento.
Si sono formate le prime sedi a San Nicolas e ne sta nascendo un’altra a Necochea.
Molte sono le difficoltà rappresentate prevalentemente dalla organizzazione sanitaria che è in parte pubblica ed in parte privata senza, purtroppo, dialogo e scambi tra di esse.
Però anche le autorità argentine sono convinte che la strada futura passa attraverso il dono spontaneo, volontario e periodico.
In questi due anni hanno aderito al progetto comunità venete, basiliche e altre.
In questa visita abbiamo contattato le comunità marchigiane e pugliesi di Buenos Aires e di La Plata.
L’associazione di San Nicolas in pochi mesi di attività ha reclutato più di 250 donatori.
Abbiamo incontrato il Ministro della Salute, il Rettore dell’Università di La Plata ed il Presidente della Provincia sempre di La Plata, il sig. Console di Buenos Aires.
Siamo stati ricevuti dalla fondazione del giornale “La Nacion” ed in tanti altri posti.
Devo però sottolineare il carico di trasporto che Padre Fabrizio Pesce ha posto nella celebrazione nel Santuario della Madonna di Lujan in occasione del novantanovesimo pellegrinaggio delle Comunità.
Don Fabrizio ha chiaramente evidenziato il valore etico, sociale, umano, scientifico e cristiano del dono spontaneo del proprio sangue per un fratello sconosciuto.
Sono stato orgoglioso, da conterraneo e da concittadino, di assistere alla celebrazione.
Don Fabrizio, cappellano delle comunità italiane di Buenos Aires, ha promesso il suo fattivo contributo alla realizzazione di questo ambizioso progetto.
Si farà aiutare dall’Architetto Natalio Battaglia dell’associazione pugliese di Buenos Aires e Gran Buenos Aires e da tutti coloro che vorranno dare una mano fraterna.
L’Avis metterà ora in essere un progetto organico di breve e medio termine per canalizzare ed ottimizzare tutti gli sforzi e le buone intenzioni.
A La Plata il nostro conterraneo Modugnese Nicolas Moretti ci ha organizzato incontri con il Rettore, il Presidente della Provincia, il Comites, la direttrice del banco del sangue dell’ospedale, il presidente dei Lions e con i soci dell’Associazione pugliese. Devo ringraziare anche la signora Maria Isabel Morano, assistente sociale, per la collaborazione e la disponibilità.
E’iniziata un`avventura, speriamo sia grande e bella.
Partendo dall’esperienza italiana vogliamo fare qualcosa per l’intera Argentina.
Ancora una volta gli italiani avranno contribuito a scrivere una pagina della storia di questo grande Paese.
Ruggiero Fiore

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