lunes, 16 de junio de 2008
Festeggiamenti per il giorno della Repubblica Italiana, per il 45º anniversario di F.A.C.I.A.
e per il Giorno dell’Immigrante Italiano
Si è iniziato a commemorare queste ricorrenze con un omaggio al General Belgrano nel cortile della chiesa di Santo Domingo, di fronte al mausoleo dell’eroe argentino. Presenti: l’Ambasciatore d’Italia, Italia, Stefano Ronca, il console generale Giancarlo M. Curcio, il console Nicola Occhipinti, il console Elena Clementi, il senatore Estebán Caselli, l’agente consolare Angela Mazzocchi, Pina Mainieri, presidente della Federazione delle Associazioni Italiane della Circoscrizione di Buenos Aires, Graciela Laino, presidente del Comites di Buenos Aires. Tra il pubblico: Francesco Rotundo, presidente di quello di Morón ed Eugenio Sangregorio, noto imprenditore italiano. La cerimonia è iniziata alle 10,30, quando la “Fanfarria Alto Perù del Regimiento Granaderos a Cavallo Gral. San Martín” ha suonato prima l’Inno argentino, poi quello italiano. Ha presentato Aniello Di Iorio. La prof.ssa Susana Shirkin dell’Universidad del Salvador ha parlato dell’eroe, figlio di un ligure e José Serra, presidente di Facia, con le altre autorità hanno deposto una corona d’alloro ai piedi del mausoleo di Belgrano. José Serra ha ricordato che si stavano celebrando il 62º anniversario della Repubblica Italiana, il 45º anniversario di di Facia e il giorno dell’Immigrante italiano, ma ha aggiunto che quest’anno il periodico Voce d’Italia, nato come organo d’informazione delle attività della Facia compie cinquant’anni e per celebrarli si è preparato un programma ricco di interessanti manifestazioni. Si è iniziato con la pubblicazione di un numero speciale, uscito il 28 aprile. Seguiranno: una mostra di foto, una conferenza ed un concerto corale nella chiesa Mater Misericordiae. A questo punto la Fanfara Alto Perù ha concluso la cerimonia suonando la Marcia di San Lorenzo e l’Inno de Las Malvinas Dopo questa cerimonia i presenti sono andati al Santuario María Madre de los Migrantes.
Santuario María Madre de los Migrantes
Dopo una processione all’Ospedale Argerich, con il grande Cristo Genovese in testa, rivolto verso i fedeli, quasi tutti rappresentanti delle Associazioni Italiane con i loro bei stendardi, ha avuto luogo una S. Messa nella chiesa Santa Maria Madre dei Migranti. C’erano anche alunni della scuola Cristoforo Colombo e della Scuola Edmondo De Amicis. Il figli di Marcella Osso vestiti da alfieri portavano Lucia e Jorge Valverde, figli di Marcella Osso, portavano rispettivamente la Bandiera Italiana e quella della città di Buenos Aires. La chiesa era gremita, tra le autorità si è aggiunto il maresciallo Picconi dell’Ufficio Militare Aggiunto all’Ambasciata. Padre Fabrizio Pesce, assessore spirituale di Facia e direttore di Voce d’Italia, ha iniziato la cerimonia benedicendo una immagine di Madre Cabrini. Poi ha celebrato una Santa Messa con padre Sante Cervellin. La misticità del sacro rito è stata accentuata dal canto del coro della Stella Alpina, tanto bravi da meravigliare tutti. Finita anche questa cerimonia la gente si è trasferita nel salone attiguo, dove ha avuto luogo un pranzo ed è iniziato un incontro conviviale.
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