miércoles, 21 de octubre de 2009



San Michele Arcangelo
Patrono di Sant’Angelo Le Fratte
(www.comune.santangelolefratte.pz.it)

Cenni storici

Le prime notizie certe sul paese risalgono al II Medioevo (XI – XII sec.). Il primo documento storico a parlare ufficialmente del Casale di Sant' Angelo Le Fratte è il catalogo dei Baroni contribuenti alla spedizione in terra santa, fatta durante il Regno di Guglielmo II il Buono (1178 – 1188). Vengono poi i Cedolari Angioini e i Registri della Cancelleria Angioina. Da questi si apprende che Ruggiero II, salito al trono nel 1130, organizza l'intero territorio Statale in Giustizierati. L'antica Lucania viene divisa in sei Giustizierati : di Basilicata, di Terra d' Otranto, di Terra Bonaventura, di Principato, di Terra Giordana, di Terra di Crato. Quello di Principato comprendeva tutti i paesi della valle del Meandro. E' dunque legittimo considerare formato il Casale di Sant'Angelo Le Fratte già nella prima metà del secolo XI sia pure con popolazione ed abitato esigui. La battaglia di Benevento (1266) costituisce il momento che maggiormente ne ha segnato la storia : essa vede contrapposto Carlo I d'Angiò a Manfredi, figlio naturale di Federico II. Sconfitto quest'ultimo, Carlo affida l'agro ad un suo capitano, Nicola Janville, con la giurisdizione ed il titolo di conte : è il primo signore di cui si abbia notizia.

Il nome

Non conosciamo come e quando il casale abbia preso la sua attuale configurazione e denominazione. Sicuro punto di riferimento per il suo sviluppo è la Cappella dell'Angelo ovvero dell'arcangelo S. Michele, situata al riparo della montagna Crapineto. Ignoto è il punto preciso ove sia sorta. L'abate Giacomazzi si limita a dire che ai suoi tempi la cappella era passata alla amministrazione della “antica e signorile famiglia Mangieri”, conservandone il nome.
Tanto è l'ascendente della devozione all'Arcangelo nei nostri antenati da chiamare il loro agglomerato S.Angelo.
La gastronomia

I prodotti tipici dell'area mediterranea sono gli elementi tipici della cucina tradizionale Sant'Angiolese come ad esempio la pasta, il pane, l'olio di oliva. Vanno tra l'altro anche ricordati i formaggi, i salumi, le carni di agnello e capretto, le verdure. I piatti tipici del paese sono: lagane e ceci, i cavatelli, la ciambotta e l`agnello alla contadina.

La festa

La festa Patronale in onore di San Michele Arcangelo, si tiene il 29 Settembre, giorno della ricorrenza, e l'8 Maggio, giorno di penitenza, istituita a seguito degli eventi sismici del Dicembre 1857 per volere della popolazione quale implorazione al Santo affinché proteggesse l'abitato da ulteriori catastrofe;

I festeggiamenti, preceduti dalla novena, sono molto sentiti dalla cittadinanza, ed in particolare, da concittadini che per motivi di lavoro, hanno dovuto, in passato, trasferire la propria residenza all'estero o nel Nord Italia.

Questi, infatti, da diversi anni, forti per l'attaccamento alla propria terra, alle proprie origini, alla propria fede cristiana, alle tradizioni del luogo, assicurano la loro presenza per onorare il Santo Patrone. Domenica 11 ottobre nei pressi di Villa Luzuriaga (San Justo), la comunità dei paesani si è ritrovata nella parrocchia Stella Maris per rendere omaggio a San Michele. Il Presidente Josè Laurino ha presentato il nuovo stendardo del Santo che è stato benedetto dal parroco padre Roberto Cullari.

viernes, 16 de octubre de 2009



San Michele Arcangelo Sant`Arcangelo, Potenza

Sant' Arcangelo sorge su una collina argillosa, situata nella media valle dell'Agri ed occupa una posizione mediana tra la pianura metapontina e la zona montagnosa di Viggiano. Il paese domina una fascia pianeggiante coltivata ad ortaggi ed a frutta di ogni genere. A circa due chilometri dall'abitato, si estende San Brancato nuovo centro di espansione urbana. Tra il VII e l' VIII secolo fu Gastaldato longobardo, nel XI secolo costituì una delle 12 contee in cui venne diviso lo Stato normanno e nel 1829 fu dominazione feudale dei Della Marra.
Dal 1517 ebbe inizio la denominazione dei principi Carafa, durata fino al 1638.
Il paese da cui provengono i promotori della festa di San Michele Arcangelo in Argentina ha una vita associativa molto attiva, e anche un giornale proprio, la “Ventunora”. Quello stesso spirito che continua a permeare i figli della Basilicata è presente in Argentina. La festa di San Michele, celebratasi domenica 4 ottobre nella sede dell`omonima associazione, ha raccolto un numeroso gruppo di fedeli. Federico La Rocca al termine della celebrazione eucaristica ha cantato il tradizionale inni a San Michele. I festeggiamenti si sono svolti in una atomosfera di gioia e serenità.