martes, 27 de noviembre de 2007

18 novembre
Festa di San Giovanni di Montemarano

In una meravigliosa giornata di sole, nel quartiere di Martin Coronado a San Martin, i montemaranesi hanno celebrato solennemente il loro santo vescovo. La processione, succeduta alla Santa messa è partita dalla parrocchia di Betharram e ha ripercorso le strade del quartiere fino alla sede dell`associazione di San Giovanni di Montemarano. Sono accorsi numerosi italiani che hanno assistito con devozione alla Messa e alla processione. Il pranzo si è svolto nel salone della sede.



martes, 20 de noviembre de 2007



Alcuni membri della Delegazione dell`Avis in visita al Santuario Madre de los Emigrantes



ll dottor Ruggiero Fiore, Delegato dell`Avis insieme al p. Fabrizio Pesce

Un’avventura in Argentina

Dal 6 al 16 novembre si è svolta la terza visita in Argentina dell’Avis italiana.
In Italia l’Avis ha 80 anni, ha 3500 sedi periferiche, 1.100.000 donatori e raccoglie circa 1.700.000 sacche di sangue contribuendo a coprire il 75% dell’intero fabbisogno nazionale.
In Italia non si dona, di solito, quando un familiare ha bisogno. Si dona spontaneamente, volontariamente, periodicamente e gratuitamente.
Tutto ciò rende il sangue estremamente sicuro.
Due anni or sono partendo dalla comunità molisana, legata all’Avis abruzzese, partì la sfida di far nascere un`analoga associazione in Argentina.
Ricordiamoci che il 60% della popolazione argentina è di origine italiana e che le nostre comunità sono molto rappresentative.
Si fece una prima visita nel novembre 2006 ed una seconda nel marzo 2007.
Fu fondata l’A.V.A.S. (associazione volontari argentini sangue) che ha sede presso la comunità molisana in via…., con un sito…..ed un presidente nella persona dell’ing. Alberto Denacimiento.
Si sono formate le prime sedi a San Nicolas e ne sta nascendo un’altra a Necochea.
Molte sono le difficoltà rappresentate prevalentemente dalla organizzazione sanitaria che è in parte pubblica ed in parte privata senza, purtroppo, dialogo e scambi tra di esse.
Però anche le autorità argentine sono convinte che la strada futura passa attraverso il dono spontaneo, volontario e periodico.
In questi due anni hanno aderito al progetto comunità venete, basiliche e altre.
In questa visita abbiamo contattato le comunità marchigiane e pugliesi di Buenos Aires e di La Plata.
L’associazione di San Nicolas in pochi mesi di attività ha reclutato più di 250 donatori.
Abbiamo incontrato il Ministro della Salute, il Rettore dell’Università di La Plata ed il Presidente della Provincia sempre di La Plata, il sig. Console di Buenos Aires.
Siamo stati ricevuti dalla fondazione del giornale “La Nacion” ed in tanti altri posti.
Devo però sottolineare il carico di trasporto che Padre Fabrizio Pesce ha posto nella celebrazione nel Santuario della Madonna di Lujan in occasione del novantanovesimo pellegrinaggio delle Comunità.
Don Fabrizio ha chiaramente evidenziato il valore etico, sociale, umano, scientifico e cristiano del dono spontaneo del proprio sangue per un fratello sconosciuto.
Sono stato orgoglioso, da conterraneo e da concittadino, di assistere alla celebrazione.
Don Fabrizio, cappellano delle comunità italiane di Buenos Aires, ha promesso il suo fattivo contributo alla realizzazione di questo ambizioso progetto.
Si farà aiutare dall’Architetto Natalio Battaglia dell’associazione pugliese di Buenos Aires e Gran Buenos Aires e da tutti coloro che vorranno dare una mano fraterna.
L’Avis metterà ora in essere un progetto organico di breve e medio termine per canalizzare ed ottimizzare tutti gli sforzi e le buone intenzioni.
A La Plata il nostro conterraneo Modugnese Nicolas Moretti ci ha organizzato incontri con il Rettore, il Presidente della Provincia, il Comites, la direttrice del banco del sangue dell’ospedale, il presidente dei Lions e con i soci dell’Associazione pugliese. Devo ringraziare anche la signora Maria Isabel Morano, assistente sociale, per la collaborazione e la disponibilità.
E’iniziata un`avventura, speriamo sia grande e bella.
Partendo dall’esperienza italiana vogliamo fare qualcosa per l’intera Argentina.
Ancora una volta gli italiani avranno contribuito a scrivere una pagina della storia di questo grande Paese.
Ruggiero Fiore

sábado, 17 de noviembre de 2007


novantanovesimo pellegrinaggio della collettività italiana a Lujàn
11 novembre 2007

viernes, 16 de noviembre de 2007

Nel 99° anniversario del Pellegrinaggio a Luján

Benedetti da una giornata veramente splendida almeno un migliaio di italiani dalle diverse parti del Gran Buenos Aires, della Capitale e anche da La Plata domenica 11 novembre si sono diretti a Luján per il 99° pellegrinaggio della collettivitá italiana alla Basilica di Luján. É ormai una tradizione consolidata, che quasi non ha neanche bisogno di essere resa pubblica. Quest´anno FACIA, organizzatrice del pellegrinaggio, ha voluto offrire un omaggio alla Societá Italiana di Soccorro Mutuo di Luján: a nome della Federazione il Presidente José Serra ha donato al Presidente della Societá Italiana una targa che é stata affissa nel Hall della sede.
Come sempre la processione si é svolta lungo la strada principale della cittá partendo dalla piazza cittadina fino alla Basilica. Circa una quarantina di associazioni cattoliche italiane hanno partecipato alla processione e alla Santa Messa. Il P. Fabrizio ha presieduto la celebrazione ed hanno concelabrato due sacerdoti scalabriniani, P. Tonino Ielluzzi e P. Sante Cervellin, e un sacerdote pugliese in visita in Argentina, Don Luigi Tommasone. Nell´omilia il missionario ha messo in luce la ricchezza della pluralitá della fede e della cultura italiana, che hanno fatto grande l´Argentina. “Gli italiani sono uomini e donne che forse non hanno avuto tempo d´imparare bene lo spagnolo, perché erano occupati a lavorare, a far crescere il paese che li ha accolti. Questi 99° anni di pellegrinaggio sono il riconoscimento che tutto ció che che hanno fatto gli italiani in quasi cent´anni di presenza in Argentina é grande nell´umiltá del ringraziamento. La nostra ricchezza é la diversitá, non l´uniformitá e forse neanche l´unitá, a meno che non sia iscritta nel rispetto della pluralitá che ci caratterizza”.
Il Coro XX settembre di Monte Grande, diretto dal Maestro Sergio Giai, ha dato un tocco di classe alla celebrazione eucaristica, ma soprattutto ha contribuito a creare una clima di profondo raccoglimento e preghiera per tutta la collettivitá presente nella Basilica.
Il Console Generale, Giancarlo Curcio, é stato presente sia alla celebrazione eucaristica sia al pranzo. Ha sottolineato il suo impegno a favore della collettivitá, ricordando che il suo legame all´Argentina é anche un legame di sangue, visto che sua moglie é argentina. Nell´ateneo l´organizzazione a carico della commissione di FACIA ha brillato per il suo attento coordinamento, curato nei minimi dettagli. Bisogna veramente complimentarsi con il Presidente José Serra, e tutta la commissione, che hanno lavorato umilmente e senza riserve perché gli italiani potessero condividere questa giornata in serenitá. Anche se non bisogna dimenticare tutti i collaboratori della Federazione, che si sono prodigati con la preparazione della liturgia.
Infine, é bene ricordare che alla celebrazione era presente una delegazione dell´Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), che in collaborazione con Avas (Asociación Voluntarios Argentinos Sangre) sta portando avanti un interessante progetto per la donazione del sangue in Argentina.
Nel novatanovemismo anno del pellegrinaggio il P.Fabrizio ha ricordato che ci prepariamo ai festeggiamenti del centenario del pellegrinaggio a Lujan, quindi bisogna rimboccarsi le maniche per poter far brillare in tutta la sua bellezza questi cento anni di fede della comunitá italiana verso la Madonna di Luján!

lunes, 12 de noviembre de 2007



San Modesto Martire

Domenica 4 novembre a Quilmes l`associazione omonima celebra il suo santo in uno splendido pomeriggio. Dopo la Santa Messa la processione ripercorre simbolicamente il quartiere intorno al terreno del Santuario dei padri redentoristi. Anche quest`anno l`associazione di San Modesto Martire ha potuto festeggiare con fede e devozione il suo santo. C`è stata una bella presenza di popolo e anche di associazione sorelle.


Una memoria viva

Domenica 4 novembre nella sede della ex-cambattenti di Buenos Aires, alla presenza dell`ambasciatore Stefano Ronca, del console Nicola Occhipinti e delle autorità militari italiane si è celebrata la Santa Messa in memoria dei caduti ex-cambattenti italiani. Il decoro e il raccoglimento hanno caratterizzato la celebrazione della Santa Messa e la tradizione deposizione della Corona di fiori ai caduti presso il monumento sito nella sede.
Il Missionario scalabriniano ha ricordato che la memoria dei caduti é non solo un atto dovuto, ma un riconoscimento a coloro che nell`atrocità della guerra hanno saputo difendere i valori della patria e hanno riaffermato la dignità umana sopra ogni cosa. Quando i limiti tra combattenti e civili sfumano, come nelle guerre post´convenzionali, anche la dignità umana è una mercanzia che si vende a buon mercato.